martedì 3 marzo 2020

Il Reining... Evoluzione di una disciplina


Il termine “Reining” deriva dal verbo to rein, ossia “guidare fra le redini”: il cavaliere deve guidare il cavallo in diverse figure (dette manovre) che insieme costituiscono un pattern predefinito .

Trae le sue origini dal lavoro con il bestiame svolto dai cowboy che utilizzavano i cavalli per radunare, muovere e contenere le mandrie di bovini nelle vaste praterie. I cavalli dovevano essere agili, atletici, docili e veloci e rispondere repentinamente ai comandi impartiti dai cavalieri tramite le redini: avanzamenti veloci del cavallo per bloccare la vacca in fuga, arresti repentini e inversioni del senso di marcia.
Con il passare degli anni i cowboy, orgogliosi dei loro cavalli ben addestrati e pronti al lavoro, iniziarono a cimentarsi in competizioni che consistevano in una serie di manovre, tra cui sliding stop e giravolte (spin).
Il Reining fa la sua prima apparizione nel 1950 nel rule book AQHA come " reining contest course"Non aveva sliding stop né spin, ma solamente una serie di cambiamenti di direzione, cambi di galoppo, figure a otto e cerchi. Il percorso veniva svolto a tutte e tre le andature. Solo in un secondo tempo entrò in scena anche lo slide e un repentino "turn" a 90 gradi, nonno del moderno roll-back. 
Furono indicati come errori specifici e fonte di penalità "l'eccessivo lavoro sulla mascella, la bocca aperta e la testa rilevata durante lo stop, 1'assenza di fluidità sulle anche durante lo slide, le andature irregolari, il rifiuto di cambiare il diagonale di spinta, l'anticipo dei comandi, la mobilità eccessiva della coda, l'arretrare lateralmente, l'abbattere stakes o kegs (paletti o barilotti che erano inseriti nel percorso), il cambiare mano sulle redini, il perdere la staffa, il prendere le redini a due mani e lo sbagliare la sequenza delle figure del pattern. Il cavallo da Reining Contest deve essere docile all'uso delle redini e pronto ai comandi, fluido e a suo agio nei movimenti, con una discreta velocità per tutta la durata del pattern".

Nel 1959 la regolamentazione tornò a un unico pattern standard che presenta già una certa analogia con quelli moderni. Si svolgeva quasi tutto al galoppo. Iniziava con uno sliding stop, esattamente come alcuni pattern Nrha attuali, ma dopo il rollback il cavaliere camminava fino in posizione centrale di fronte al giudice, e lì si fermava con il cavallo piazzato ("settle horse", cita il regolamento) per almeno dieci secondi.Il pattern comprendeva rollback a destra e a sinistra, figure a otto da eseguire sia al galoppo lento sia veloce in successione (si trasformeranno nelle serie di cerchi), un pivot a destra e uno a sinistra, antesignani degli spin. 

Negli anni seguenti, il Reining si perfezione sempre di più conquistando grande interesse. Il percorso obbligatorio è ancora uno e contiene molti degli elementi presenti in un moderno pattern di reining. Lo stop di apertura è seguito da un back. Le figure a otto da eseguire prima al galoppo lento e poi veloce sono centrate sull'asse centrale dove sono prescritti due stop con rollback, per la prima volta obbligati dai markers, che devono essere "raggiunti" durante lo stop. Viene anche introdotta la distanza minima dalla staccionata cui lavorare: venti piedi (circa 6 metri).


Nel 1965 un gruppo di cavalieri, capeggiati da Bill Horn (in foto con Continental King) , decise di perfezionare il pattern e l'anno successivo si tenne il primo Futurity della neonata National Reining Horse Association, fondata da Dale Wilkenson Mickie Glenn Carter (il proprietario di Continental King), Stretch Bradley e suo figlio Clark. Bob Anthony e Pat Faitz. La gara venne vinta da Dale Wilkenson  con Pocorochie Bo


In seguito vennero aggiunte altre categorie, come quelle per i non pro, le categorie ladies per le donne, le categorie youth e molte altre.

Nel 1975 Hollywood Jac 86 si classifica con il suo proprietario Nrha Non Pro World Champion

ll Reining è oggi una disciplina equestre che ha una posizione di rilievo nell'ambito dell'equitazione internazionale.La Nrha (National Reining Horse Association) gestisce quasi tutte le gare di Reining e promuove la disciplina in tutto il mondo, tramite le affiliate  nazionali e le varie associazioni di razza
(Topsail Whiz in foto) 
Il percorso comprende cerchi grandi e piccoli a diversa velocità, cambi di galoppo al volo, spin - appunto una serie di "piroette" eseguite dal cavallo facendo perno su un arto posteriore e incrociando gli anteriori - back, rollback e sliding stop.
Quest'ultima è la figura simbolo della specialità: al cavallo, lanciato al galoppo in dirittura lungo uno dei lati lunghi dell'arena, viene chiesto uno stop immediato. Agevolato da una propensione naturale e da un'apposita ferratura dei posteriori, il cavallo blocca le gambe posteriori portandole decisamente sotto di sé e continua a camminare con gli anteriori.

Il risultato è una lunga e spettacolare scivolata, lo slide, che culminerà in un back (camminata veloce all'indietro per alcuni metri) o un rollback (inversione di marcia al galoppo) 
Il Reining moderno esige che tutto il pattern  sia armonicamente collegato. 
Le redini vengono utilizzate impercettibilmente e solo appoggiandole sul collo: non deve avvenire contatto con la bocca del cavallo, che risulterà assolutamente libera. Gli ordini da parte del cavaliere vengono comunicati principalmente tramite assetto e gamba.
E' importante per ottenere un buon punteggio, che il cavallo si dimostri volonteroso, allegro e sereno, l'incollatura portata in atteggiamento totalmente naturale, l'andatura rilassata ed elegante.
“Montare un cavallo da Reining non significa solamente guidarlo, ma controllare ogni suo movimento. " 
 Il miglior cavallo da Reining deve essere guidato o controllato senza che opponga la minima resistenza.
Qualsiasi movimento compiuto dal cavallo di sua iniziativa deve essere considerato mancanza di controllo e quindi penalizzato. Saranno valutati ed apprezzati dal giudice la fluidità dei movimenti, la finezza, l’attitudine, al velocità e l’autorità nello svolgere le varie manovre, oltre al controllo della velocità, fattore che aumenta il grado di difficoltà e lo rende più piacevole a vedersi.

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Donne nel Reining

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